Piazze e tangenziali
Con piazza foro Boario ho un rapporto d’affetto che risale ai lontani anni sessanta.
I muggiti dei vitelli scaricati dai camioncini mi hanno fatto compagnia per cinque anni alternandosi alle voci dei professori nelle classi del seminario adiacenti alla piazza. Solo un vetro sottile, d’inverno velato di umidità, e le sbarre d’ordinanza ci separavano da bovini, commercianti e macellai